Come annaffiare le piante in vacanza?

Come irrigare in vacanza, irrigatore in funzione

Giornate lunghe e partenza per le mete estive, ma hai mai pensato a come annaffiare le piante in vacanza o in tua assenza?

Soprattutto in estate, quando le temperature sono molto calde, e la maggior parte delle piante ha bisogno di un’innaffiatura quotidiana o comunque molto frequente.

Allora, come possiamo annaffiarle anche quando non siamo in casa? Grazie a questi metodi decisamente facili da usare e da trovare da rivenditori specifici, ma anche nei market più piccoli.

Quand’è il momento giusto per annaffiare?

Facciamo prima un piccolo passo indietro e partiamo dalle basi, nel caso tu debba regolare un innaffiatore automatico o chiedere a un vicino il favore di guardarti le piante: potrà sembrarti scontato, ma il momento giusto per annaffiare è al mattino presto.

È buona prassi quindi, evitare le ore più calde cioè dalle 10:00 alle 17:00, perché il rischio è quello di bruciare le piante e provocare danni ingenti, così come gli orari notturni perché l’acqua potrebbe ristagnare e alimentare proliferazione di parassiti. Innaffiare la mattina, quindi, è il momento migliore per dar tempo al terreno di assorbire l’acqua e asciugarsi, ma nel caso in cui non fossi riuscito a farlo, puoi scegliere anche il tardo pomeriggio.

Annaffiare le piante in vaso quando si è in vacanza

Esistono molti metodi per annaffiare le piante in vaso quando si è in vacanza, dai più semplici ed economici a quelli più costosi come gli impianti d’irrigazione. Qui ne vediamo alcuni che puoi trovare efficienti e semplici, che sapranno esserti d’aiuto anche quando non era prevista una tua partenza.

Prodotti Irriganti FITO

Tra i nostri prodotti FITO troverai delle soluzioni semplici e pronte all’uso per irrigare le tue piante, garantendo loro la giusta riserva d’acqua; stiamo parlando dell’intera gamma di Irri-gò, classico, ma anche per piante fiorite o universale.

confezione Irrigo classico

Irri-gò, infatti, è un’acqua complessata costituita da fibre naturali cioè cellulosa, e acqua demineralizzata che una volta inserita nel terreno viene attivata dai microrganismi presenti attraverso la digestione della cellulosa liberando, così, acqua per 20-30 giorni.

Per le piante fiorite, invece, puoi sostituire l’acqua del rubinetto con l’acqua complessata Irri-gò plus piante fiorite, che, in formulazione gel evita all’acqua di fuoriuscire subito dal sottovaso.
In questo modo si riduce sensibilmente l’evaporazione, consentendo alla pianta di assorbire tutti i principi nutritivi, ed elimina il ristagno nel sottovaso escludendo la possibilità di deposito delle uova di zanzara.

I gocciolatori

Altrettanto utili per irrigare in tua assenza, i gocciolatori sono dei coni fatti in terracotta che da un lato infili nella terra e dall’altro agganci a un contenitore d’acqua. La comodità principale di questo metodo è che l’acqua viene erogata in piccole quantità costanti, facendo sì che la riserva duri per settimane in base alla grandezza del recipiente usato. Simile a questo modo trovi anche i gocciolatori con l’innesto per le bottiglie di plastica, applicabile a qualsiasi bottiglia d’acqua.

Punte di auto irrigazione, gocciolatori

Le bottiglie interrate

Un’altra pratica molto usata ed economica per irrigare le piante mentre si è al mare, è quella delle bottiglie interrate.

In questo caso ti basterà fare dei piccoli fori sul tappo della bottiglia, riempire la bottiglia d’acqua, posizionarla a testa in giù nel terreno e applicare un altro piccolo foro nella parte superiore per fare in modo che l’acqua scenda.

Se vuoi innaffiare le piante in piena terra puoi utilizzare anche il metodo inverso, cioè girare la bottiglia in modo che il fondo tocchi il terreno. In questo caso dovrai fare dei fori sul fondo, prestando attenzione alla loro dimensione per evitare che esca troppa o troppa poca acqua.

Irrigare in vacaza, bottiglie di plastica

I sistemi d’irrgazione

Certamente più dispendiosi, ma molto sicuri ed efficaci puoi installare un sistema d’irrigazione automatico a goccia, nel quale puoi dosare i flussi in base alla dimensione dei vasi, al fabbisogno di acqua, alla salute delle piante. Certamente questa è la soluzione a lungo termine migliore se le vacanze dovessero essere molto lunghe.

I cordini in tessuto

In opposizione agli irrigatori, la soluzione più economica e fai-da-te è quella del cordoncino bagnato d’acqua, anche se è efficace solo per i vasi di piccole dimensioni.

Scegli un contenitore grande in proporzione al numero di piante da irrigare riempilo d’acqua e immergi al suo interno un cordino di cotone. Questa stringa assorbirà l’acqua e la rilascerà piano piano nei terricci.

L’unica raccomandazione: non contare troppo su questa soluzione per lunghi periodi perché non è risolutiva.

Tags: come costruire, come fare, how to

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