Coltivare i capperi: ecco come fare!

Come coltivare i capperi fiore

I capperi sono davvero famosi in Italia, sia perché ormai hanno preso largamente uso nella nostra gastronomia, sia perché le piante di cappero spuntano tra muri e terreni in tutta la penisola, soprattutto nel Sud d’Italia.

Coltivare una pianta di capperi non richiede troppe attenzioni, ma allo stesso tempo non è così semplice come sembra, perché anche da un piccolissimo errore può dipendere o meno la buona riuscita della sua crescita.

Quindi: come si piantano i capperi? È possibile coltivare una pianta di capperi in vaso?

Vediamo di dare insieme una risposta a queste domande.

Come coltivare capperi

Prima di tutto conosciamo meglio il cappero, detto anche Capparis Spinosa L, è una pianta della famiglia delle Capparidacee che si presenta come un piccolo arbusto rampicante che cresce solitamente in prossimità di muri o rupi. Le sue foglie sono molto carnose, dalla forma ovale e dal colore verde scuro. Nel suo periodo di fioritura, da maggio a settembre, produce dei fiori che vanno dal bianco, rosa al viola, molto profumati e appariscenti. Proprio questi fiori sono molto consumati in cucina; il loro bottone fiorale può essere colto e messo in salamoia.

Seminare i capperi: le due strade che puoi seguire.

Cominciare la coltura della pianta di capperi può avvenire per due strade: attraverso la semina, oppure per talea.  Questi percorsi possono essere fatti sia nel caso in cui tu decida di coltivare il cappero in piena terra, sia che tu decida di far crescere una pianta di capperi in vaso, che è un’opzione però più difficile.

Se segui la via della propagazione per talea devi operare in estate. Preleva un pezzo di ramo legnoso lungo circa 7-10 cm e posizionalo in una cassetta con torba e sabbia. Ti consigliamo di utilizzare il radicante di Fito  oppure lo speciale e biologico Nematrix insetti terricoli per favorire la radicazione e la moltiplicazione. Quando le talee avranno formato le radici potrai travasarle in vasi dal diametro di circa 10 cm.

L’altra strada che puoi intraprendere è quella attraverso la semina. In questo caso devi procedere in primavera posizionando il seme in un vaso riempito di sabbia e torba. Posiziona il vaso all’aperto nel periodo estivo e al chiuso nel periodo autunnale e invernale. L’anno successivo, in primavera puoi trapiantare le piantine cresciute in singoli vasi o direttamente nel terreno.

Nonostante la pianta di capperi cresca bene in terreni aridi e secchi, ti consigliamo comunque una concimazione regolare ogni 6 mesi per un risultato migliore. A questo scopo puoi usare ZolfoFlow un prodotto biologico ricco di zolfo oppure il biofito Cornunghia Bio.

Come coltivare capperi

Esposizione e Irrigazione

Abbiamo visto come portare avanti la riproduzione della pianta di capperi, vediamo ora quali sono le condizioni in cui deve crescere. Come abbiamo detto questa pianta cresce bene in terreni aridi, sassosi oppure tra le fessure dei muri, proprio per questo motivo, quindi non necessita di acqua abbondante. Per le piante che sono in piena terra sono sufficienti le regolari piogge annuali, mentre per le piante di capperi in vaso è importante innaffiare solo quando la terra sarà secca da due giorni.

Inoltre, la pianta di capperi cresce bene con poca acqua e tanto sole; un fattore importante è proprio l’esposizione diretta e le temperature calde, intorno ai 30-35 gradi in estate e mai sotto i 10 gradi in inverno.

Come potare i capperi.

La potatura dei capperi deve essere mirata alla rimozione di rami secchi, spezzati o danneggiati da alcune patologie, perché non richiede altri interventi di potatura.

La pianta in sé non è particolarmente soggetta a parassiti o malattie fungine specifiche, anzi la sua maggior fonte di stress è spesso causata da cattivi substrati di terreno oppure una posizione sbagliata della pianta stessa.

Come coltivare capperi

 

La raccolta del cappero per la cucina

Della pianta di capperi sono edibili diverse parti come i boccioli floreali, i frutti, ma anche le foglie sbollentate.

Puoi raccogliere i boccioli floreali prima della fioritura, mentre i frutti, conosciuti anche come cocunci o capperoni li puoi raccogliere a fioritura conclusa, infine puoi raccogliere le foglie in qualsiasi periodo di crescita, l’importante è che tu scelga quelle più tenere.

Sia i capperi che i cocunci possono essere conservati sotto sale, in salamoia, sott’olio oppure sott’aceto, mentre le foglie possono essere consumate in insalate ricche, facendole prima sbollentare in acqua.

Tags: come fare, fai da te, giardinaggio, ortaggi, orto fai da te

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Comments

    • grazia miniussi
    • 7 Ottobre 2018
    Rispondi

    riporre la pianta del cappero al chiuso nel periodo autunnale ed invernale :lo si deve mettere in casa o in un posto buio tipo box? grazie

      • redazione
      • 11 Ottobre 2018
      Rispondi

      Buongiorno Grazia, essendo il cappero comunque una pianta rustica sarà sufficiente richiuderla in casa senza particolari precauzioni.

      • Simona
      • 20 Agosto 2023
      Rispondi

      Buon pomeriggio, premetto che sono neofita per le piante di cappero.
      Ho acquistato una busta di semi a Palermo, io sono a Genova, quali sono i passaggi migliori da effettuare e qual’e’ la composizione migliore per la terra?
      Grazie mille

        • redazione
        • 14 Settembre 2023
        Rispondi

        Buongiorno Grazia, grazie per la tua domanda. Il periodo ideale per piantare il cappero è la primavera, questo perché la pianta ama il sole e il clima mite. Ti consiglio quindi di proteggere la pianta da eventuali correnti e gelate, ad esempio attraverso l’utilizzo di un telo.
        Pianta il cappero in un terreno ben drenato, facendo attenzione ad evitare i ristagni d’acqua.
        Per seminarlo, lavora prima il terreno e scava delle buche dalla profondità di circa mezzo metro, per poi procedere subito con l’irrigazione.
        Questa pianta non ha bisogno di particolari concimazioni o innaffiature. Se invece decidi di piantarlo in vaso, annaffialo solo quando la terra sarà secca.
        Per qualunque altra domanda o curiosità non esitare a scrivere!

    • Angelo Pestarino
    • 19 Maggio 2019
    Rispondi

    Ho tre capperi nel muro del mio giardino, qualche inqualificabile mi ha segato il più bello a filo muro. Esiste la possibilità che la parte che spunta pochissimo dal muro possa essere rivitalizzato? Aveva 19 anni ed il tronco segato un diametro irregolare di circa 10/12 cm.
    Grazie per eventuali consigli

      • redazione
      • 21 Maggio 2019
      Rispondi

      Buongiorno Angelo, innanzitutto ci dispiace davvero tanto per la sua pianta di cappero! Le chiediamo: il tronco è stato reciso di molto? Come le pare la parte che sporge dal muro, viva oppure morente?
      In questo caso provi a “cicatrizzare” le ferite aperte, eliminare i rami secchi che potrebbero togliere linfa a quello principale e concimare.
      Ci faccia sapere se così funziona, altrimenti cercheremo una nuova soluzione

      • GIUSEPPE ALBANO
      • 2 Settembre 2020
      Rispondi
  1. Rispondi

    buonasera io avevo un cappero stupendo ma qualche digraziato mi ha fatto fuori il cappero sicuramente mentre ero al lavoro sicuramente con attrezzi xke ha asportato tutto
    ho riprovato migliaia di volte ma nn sono piu riuscita a fare una pianta
    qualche consiglio?
    grazie

      • redazione
      • 11 Giugno 2019
      Rispondi

      Buongiorno Barbara, che peccato!
      La pianta di cappero è morta?
      Il nostro consiglio è, purtroppo, ricominciare daccapo, magari ci dica qualche altro dettaglio su dove abita, com’è il luogo di crescita etc. Se la prima pianta è cresciuta molto bene possiamo certamente escludere sia la zona climatiche che il terreno, ma con questi pochi indizi non possiamo aiutarla molto.
      La ringrazio

    • Marcela
    • 26 Luglio 2019
    Rispondi

    Ciao! Sono Marcela dall’Argentina. Ho due capperi a casa mia. Vivo a Cordova, la regione centrale del paese. Clima semi-arido Una delle piante è stata portata da mio nonno dall’Italia negli anni 60. Continua a produrre meravigliosamente! Devo riprodursi per talea perché voglio preservare la genetica di quella pianta. Siamo attualmente in inverno. Eseguirò una massiccia moltiplicazione delle talee ottenute dalla potatura. Appartengono a rami che hanno un anno e sono leggermente lignificati. Potete darmi qualche consiglio sulla dimensione delle talee? (Scusa se ci sono errori di scrittura)

      • redazione
      • 29 Luglio 2019
      Rispondi

      Buongiorno Marcela, il nostro consiglio per la moltiplicazione attraverso talea è quello di prendere un ramo legnoso dalla pianta madre di lunghezza compresa dai 7 ai 10 cm, inoltre la consigliamo di svolgere questa moltiplicazione nel periodo estivo.
      Ci faccia sapere come andrà la sua moltiplicazione.

    • rosa valerio
    • 28 Luglio 2019
    Rispondi

    Vorrei coltivare il cappero in vaso vivo al sud sul mare e ben soleggiato

      • redazione
      • 29 Luglio 2019
      Rispondi

      Buongiorno Rosa, lei può benissimo coltivare il cappero in vaso, adesso le diamo alcuni consigli su come fare. Per la coltivazione dei capperi in vaso consigliamo di procedere in primavera posizionando il seme in un vaso riempito di sabbia e torba, sul fondo consigliamo di mettere materiali drenanti come sfere di argilla espansa, sassi e cocci. Il Vaso deve essere alto e senza sottovaso perché la pianta non sopporta i ristagni idrici. Consigliamo di posizionare il vaso all’aperto nel periodo estivo e al chiuso nel periodo autunnale e invernale. L’anno successivo, in primavera può trapiantare le piantine cresciute in singoli vasi o direttamente nel terreno. Nonostante la pianta di capperi cresca bene in terreni aridi e secchi, consigliamo comunque una concimazione regolare ogni 6 mesi per un risultato migliore. A questo scopo può usare ZolfoFlow un prodotto biologico ricco di zolfo oppure il biofito Cornunghia Bio.
      Ci faccia sapere come andrà la sua coltivazione.

    • rosanna
    • 28 Luglio 2019
    Rispondi

    Buonasera, nel mio paese ci sono delle piante di capperi che crescono nei muri, io molte volte ho piantato i semi ma, senza risultato, mai una piantina. Spesso x le stradine trovo delle piantine, le prendo con tutta la radice e le metto in vasetti ma, regolarmente, muoiono. Dove sbaglio? Grazie

      • redazione
      • 29 Luglio 2019
      Rispondi

      Buongiorno Rosanna, ci dispiace moltissimo per le sue piantine, se riesce a dirci qualche dettaglio su come ha coltivato le precedenti piantine possiamo provare a dirle dove sbaglia, con cosi poche informazioni non possiamo aiutarla molto.
      La ringraziamo

      • elena
      • 11 Agosto 2019
      Rispondi

      buonasera, io ho il tuo stesso problema, idem, semi… piantine…ei fu’! allora prendo la piantina acquistata la giro a testa sotto delicatamente e la metto nel vaso preparato in precedenza con argilla sotto e terreno sopra la posiziono lato assolato innaffio e puntualmente muore…. troppo acqua? forse ma ho dei dubbi seri. Adesso che da settembre scorso ho una piantina di cappero acquistata online molto bella sembra rispondere a buoni propositi però ho la paura che possa morire. Ora vorrei travasarla in un vaso piu’ grande …la travaso ora a settembre oppure a maggio prossimo?

        • redazione
        • 27 Agosto 2019
        Rispondi

        Buongiorno Elena, riesce a fornirci qualche informazione in più? Tenga presente che il Cappero è molto rustico e resiste bene alla siccità. Non è necessario annaffiarla sempre, anzi, le piogge sono sufficienti. Provi a concimarla nel periodo precedente la fioritura e lasciarla “crescere” autonomamente. Per il travaso è sempre meglio operare agli inizi della primavera. Ci faccia sapere!

    • Frncesca
    • 7 Agosto 2019
    Rispondi

    Ho ricevuto 2 anni fa una piccola piantina di cappero. L ho messa in un vaso piu grande e profondo. E cresciuta pochissimo da allora. La tengo in pieno sole, e d inverno la metto in casa. Mi sembra che cresca troppo piano. Dove sto sbagliando?
    Grazie per la risposta
    Francesca

      • redazione
      • 27 Agosto 2019
      Rispondi

      Buongiorno Francesca, il cappero è una pianta molto selvaggia, ma necessita di concime organico e clima adeguato. Il vaso ha la giusta consistenza di terreno? Lascia seccare il terreno prima delle varie innaffiature? Ci fornisca maggiori informazioni così potremo aiutarla al meglio.
      A presto!

    • AGATA MASCHIETTI
    • 9 Ottobre 2019
    Rispondi

    Mi hanno regalato una bella piantina di cappero per il momento la tengo nel vasetto originale ma dato che cresce vorrei sapere quando a primavera la reinvasero’che terra debbo usare.Vi ringrazio.

      • redazione
      • 10 Ottobre 2019
      Rispondi

      Buongiorno Agata! Potresti trapiantarlo in un vaso riempito di sabbia e torba. Nonostante il cappero cresca bene in terreni aridi e secchi, per ottenere risultati migliori ti consigliamo comunque una concimazione regolare ogni sei mesi e l’utilizzo di ZolfoFlow, un prodotto biologico ricco di zolfo, oppure il biofito Cornunghia Bio.

    • Vincenzo
    • 18 Novembre 2019
    Rispondi

    ho parlato con un capperocultore di Salina, mi ha consigliato di fare la talea in gennaio e di piantarla direttamente in terra. Mi ha anche detto che la potatura va fatta di netto su tutti i tralci lasciando la testa della pianta spoglia. Dalla testa poi ripartono dalle gemme i nuovi tralci. Che mi dite di tali pratiche? Grazie

      • redazione
      • 19 Novembre 2019
      Rispondi

      Buongiorno Vincenzo,
      hai fatto bene a chiedere il parere di entrambi e ti confermo tutti i consigli che il capperocultore ti ha gentilmente fornito. La pratica è corretta, saluti e buon lavoro con la tua talea!

      • redazione
      • 19 Novembre 2019
      Rispondi

      Buongiorno Vincenzo,
      hai fatto bene a chiedere il parere di entrambi e ti confermo tutti i consigli che il capperocultore ti ha gentilmente fornito. La pratica è corretta, saluti e buon lavoro con la tua talea.

    • Teo
    • 19 Novembre 2019
    Rispondi

    Ho un vecchio muro in blocchi di tufo e pietre varie esposto in pieno a sud-est, sul q uale da sempre cresce una grossa pianta di capperi. Volendone mettere altre, ho tentato talee e semina senza successo. Vorrei acquistare piantine da inserire in crepe e buchi del muro. Quando e come procedere? Grazie

      • redazione
      • 22 Novembre 2019
      Rispondi

      Buongiorno Teo,
      il periodo migliore per piantare il tuo cappero è quello a cavallo tra febbraio e marzo. Il muro esposto a sud-est è perfetto per la sua crescita. Assicurati che le crepe o i buchi dove inserirai la tua piantina siano ben riparati dal vento ma in posizione tale da poter consentire al tuo cappero di assimilare al meglio i raggi del sole. Prepara quindi un terriccio ben drenato, costituito principalmente da terra e sabbia grossa, e procedi con la tua semina. Buon lavoro!

    • Miriam Gipponi
    • 3 Febbraio 2020
    Rispondi

    Dalle indicazioni date e dalle risposte (coltivatore di Salina) non ho ben capito se la riproduzione per talea è meglio farla in estate o a gennaio. Grazie e saluti

      • redazione
      • 4 Febbraio 2020
      Rispondi

      Buongiornon Miriam, grazie per la segnalazione, provvederemo a rendere il testo più comprensibile 🙂
      La riproduzione per talea deve aver luogo in estate. Tale operazione, se opportunamente realizzata, è rapida e consente di ottenere delle piccole piante con le stesse caratteristiche genetiche della pianta madre in tempi più rapidi. Le talee si possono raccogliere già dalla primavera successiva e travasarle in vasi o in piena terra. Per semplificare la formazione dell’apparato radicale è possibile usare sostanze radicanti da applicare al tratto di talea da interrare.

    • OTTORINO CARUSO
    • 19 Febbraio 2020
    Rispondi

    Buongiorno! Miriam vi fa osservare che il capperocultore di Salina consiglia di fare la talea a gennaio e piantarla direttamente in terra e voi avete risposto che è corretto. Ma poi asserite che le talee vanno fatte a luglio-agosto. Ciò che dice il coltivatore di Salina non è corretto? Oppure le sue talee invernali hanno meno probabilità di quelle estive?

      • redazione
      • 21 Febbraio 2020
      Rispondi

      Buongiorno,
      cogliamo l’occasione per chiarire i dubbi sorti nei commenti precedenti, come lei ci ha giustamente fatto notare.
      La nostra esperienza, affiancata da numerosi esperimenti, ci ha portato a suggerire l’estate come periodo ottimale per effettuare la riproduzione per talea dei capperi; tuttavia i fattori che incidono sulla buona riuscita della tecnica sono tanti (esecuzione della pratica, clima, utilizzo di sostanze radicanti, ecc.) e per questo motivo teniamo a rispettare le esperienze che altri esperti del settore possono avere in merito a questo argomento e della conoscenza diretta che hanno fornito al cliente stesso. 🙂

    • FANTONI FERNAND0
    • 3 Aprile 2020
    Rispondi

    Vorrei avere per gentilezza come poter trattare il cappero che è pieno di formiche e cimici durante la fruttificazione,qualche cappero si prende ma i cucunci è praticamente impossibile.
    Ho quattro piante straordinarie una in vaso gigante e tre al muro, tutte prolifiche e belle.
    Voglio dare un consiglio se me lo permettete, il miglior concime che ho usato e stato la miscelatura della terra con calcinacci a base calce. Sapete darmi una risposta se esiste qualcosa da esercitare contro questi masnadieri? Grazie e saluti.

      • redazione
      • 6 Aprile 2020
      Rispondi

      Buongiorno Fernando, grazie per il suo consiglio per quel che riguarda il concime da lei utilizzato! È sempre un piacere quando voi utenti contribuite ad accrescere il nostro sito.
      Per quanto riguarda il suo problema di formiche e cimici le possiamo consigliare il nostro Biofito Afidi Stop, può anche guardare all’interno dell’intera sezione biologica, che darà protezione alle sue piante senza aggiungere componenti chimici Linea Protezione Biofito.
      Se, viste le restrizioni attuali, non riesce a trovare i nostri prodotti, le consigliamo la lettura di questi articoli per usare aceto, o bicarbonato contro le formiche Aceto-usi in giardino e Bicarbonato e giardino

    • Paola De lucia
    • 16 Maggio 2020
    Rispondi

    Salve,nella casa al mare in Sicilia c’è un alto e bel muro di pietra,su cui crescono naturalmente piante selvatiche…mi piacerebbe tanto far attecchire i capperi,l’esposizione è perfetta….come fare?

      • redazione
      • 18 Maggio 2020
      Rispondi

      Buongiorno Paola, considerando la zona in cui vive ci sono le condizioni per coltivare con successo; si assicuri che il muro di pietra sia ben riparato dal vento ma in posizione tale da poter consentire al suo cappero di assimilare al meglio i raggi del sole. Le ricordiamo che il periodo migliore per piantare è quello tra Febbraio e Marzo. Buon lavoro e ci tenga aggiornati!

    • luisella
    • 12 Giugno 2020
    Rispondi

    buongiorno, abito a Savona e ho in terra vicino a n muo che lo protegge un cappero che ritengo uno spettacolo. Ora a breve cambierò casa ma sempre in campagna e vorre trasferire tutta la pianta, è possibile? Premetto che quando l’ho piantata circa 8 anni fa ho racchiuso sommariamente le radici tra calcinacci e mattoni… dite che riusciò scavando e dopo la potatura a recuperare tutta la pianta? grazie

      • redazione
      • 17 Giugno 2020
      Rispondi

      Buongiorno Luisella! spostare la pianta del cappero, soprattutto se di grandi dimensione, non è semplice, ma possibile. potrebbe alleggerire un po’
      pianta con un intervento di potatura, e poi prestando molta attenzione durante la scavatura a non danneggiare le radici. Le suggeriamo inoltre la possibilità di far riprodurre la sua pianta nella nuova casa per talea. Ci tenga informati e Buona giornata!

    • Salvatore Schettino
    • 27 Luglio 2020
    Rispondi

    Che pianta è questa?

      • redazione
      • 28 Luglio 2020
      Rispondi

      Buongiorno Salvatore, la pianta che descriviamo in questo articolo è la pianta di capperi, scientificamente chiamata anche Capparis spinosa

    • Maria Antonietta
    • 5 Agosto 2020
    Rispondi

    Buonasera,
    mi hanno regalato due piante dei capperi. Avevo pensato di metterle in vasi contenenti pietre e terra, per riprodurre in parte il muro di pietra in cui crescono in genere. E’ possibile farlo? o è necessario usare sabbia e torba?
    Grazie.
    Maria Antonietta

      • redazione
      • 6 Agosto 2020
      Rispondi

      Buongiorno Maria Antonietta, grazie per la sua domanda!
      La pianta di cappero deve avere un substrato molto drenante. Le consigliamo quindi d preferire dei vasi in terraccotta e di inserire al loro interno del materiale drenante che può essere composto anche da sassi, argilla espansa o vecchi cocci. Questi, però li dovrà porre sul fondo del vaso in almeno tre strati e in mezzo alla terra. La restante parte del vaso dovrà essere composta da terriccio universale, sabbia e torba.
      A presto

    • GIAMPIERO CAPOCCIONI
    • 12 Gennaio 2021
    Rispondi

    Buoansera, volevo far notare che la seconda foto non è una pianta di capperi. Non ricordo il nome ma è una pianta da siepe.

    • GIAMPIERO CAPOCCIONI
    • 12 Gennaio 2021
    Rispondi

    Mi sono ricordato ora, è una siepe di Pittosporo.

      • redazione
      • 18 Gennaio 2021
      Rispondi

      Buongiorno Giampiero, la ringrazioamo per la sua precisazione, che occhio! 🙂 abbiamo provveduto a modificare l’immagine. La ringraziamo ancora.

    • Milena
    • 5 Giugno 2021
    Rispondi

    Io li ho comprati a Lampedusa presso il negozio “Delizie del Mare” ce ne uno solo dove qui vendono un po di tutto dai prodotti ittici in scatola a prodotti agricoli, sono squisiti, sempre capperi di Pantelleria.

    • Patrizia
    • 12 Aprile 2022
    Rispondi

    Buonasera , mi chiamo Patrizia ed ho ricevuto in regalo una pinatina di capperi da una persona a me molto cara. Voglio fare il meglio per renderla splendida. Ho letto tutti gli interventi ed ecco cosa ho capito : usare prima di tutto un vaso in terracotta , fare diversi dtrati di cocci e sabbiagrossa e troba ( almeno tre), poi mettere la pinatina ( magari inserendo nel nuovo vaso il pane che ha già), annaffiare solo dopo due giorni da che la terra risulta secca (non prima) massimo una volta alla settimana, tenere in esposizione al solo il più possibile ed aver cura di non tenere all’esterno se la temperatura va sotto i dieci gradi , riparare dal vento , concimare ogni sei mesi . Prima domanda : con cosa devo concimare ? Seconda domanda lo ZOLFOFLOW come e quando lo devo usare ? Terza domanda : è corretto quello che ho capito ?
    Se ho dimenticato qualcosa di importante , per favore non esitate a segnalarmelo.
    Grazie mille per l’aiuto in questa mia nuova avventura.

      • redazione
      • 14 Aprile 2022
      Rispondi

      Buongiorno Patrizia, siamo lieti di poterla aiutare!
      Quello che ha scritto è corretto, infatti i capperi sono piante che crescono copiosamente in terreni aridi, con poca acqua e tanto sole (30-35 gradi in estate e mai sotto i 10 in inverno, come ha giustamente scritto). Ma per assicurare una crescita sana, nei primi tempi è giusto concimare ogni 6 mesi utilizzando, se possibile, prodotti naturali come Cornunghia Bio, concime di origine animale ad alto contenuto di azoto. Questo è consigliato per la semina e i rinvasi, mentre un’alternativa valida, è appunto ZolfoFlow ma va usato con cautela e soprattutto, prima della fioritura e mai durante, a maggior ragione se poi utilizzerà i capperi in cucina. Questo prodotto a base di zolfo è consigliato nel caso in cui si debba prevenire l’insorgenza di funghi e/o acari e nel caso di forti piogge perché rafforza le difese grazie all’azione di cistina e metionina. Per quanto riguarda l’utilizzo e le quantità, può seguire queste istruzioni: innanzitutto agiti bene la confezione prima di utilizzarlo, applichi il liquido (300 grammi per 100 metri quadri) sulle foglie ogni 7-10 giorni, non più spesso!
      Siamo orgogliosi di accompagnarla ed aiutarla in questo percorso, abbiamo colmato ogni suo dubbio?
      Ci faccia sapere come procede la cura e la crescita della piantina, buona giornata!

    • Claudio
    • 14 Settembre 2022
    Rispondi

    Ho acquistato una pianta di capperi in primavera, messa a dimora in terra in un’aiuola concimata con stallatico ed annaffiata a giorni alterni. Dopo un paio di mesi ha iniziato a crescere a vista d’occhio e adesso è molto rigogliosa. Ha lunghi rami che si adagiano sul terreno e continuano ad allungarsi. Se ne interro un paio, formeranno nuove radici dando vita ad una nuova pianta? Grazie.

      • redazione
      • 18 Ottobre 2022
      Rispondi

      Buongiorno Claudio, sì puoi interrare i rami per far crescere altre piante di capperi. Basta rimuovere con delle cesoie quelli alla base, facendo attenzione alle spine. Dopo aver rimosso tutte le foglie, potrai piantare i rami in dei vasetti preparati con terra e terriccio universale. Ti consigliamo di bagnare il terreno per ammorbidirlo. Con la giusta cura e attenzione, saranno sufficienti 3/4 settimane per veder nascere nuove piantine di capperi.

    • Mario Sportoloni
    • 25 Maggio 2023
    Rispondi

    Buongiorno vivo in Italia centrale, volevo sapere se posso coltivare il cappero vicino un muretto considerando che in inverno delle volte la temperatura scende sotto zero, ed eventualmente come proteggerli, grazie

      • redazione
      • 26 Maggio 2023
      Rispondi

      Buongiorno Mario, grazie per la sua domanda. Sì, è possibile coltivare il cappero vicino a un muretto in Italia centrale perché è una pianta che cresce bene in zone aride e rocciose.
      Il cappero può resistere a temperature basse sotto forma di ceppo. Tuttavia, se la temperatura scende sotto lo zero per lunghi periodi, è meglio coprire il cappero con della paglia o del tessuto non tessuto per evitare danni alle radici e ai rami.
      Ci faccia sapere come andrà la sua coltivazione, buona giornata.

    • Lalla
    • 11 Agosto 2023
    Rispondi

    Vivo in Piemonte,in provincia di Cuneo, dove in inverno le temperature minime a volte superano allegramente i -10 anche per varie settimane, ricordo un inverno a – 17.
    Nel mio muro da sempre ci sono molte piante di cappero, la varietà inermis, e l’unica cosa che le fa morire non è il freddo ma l’ombra.
    Ogni primavera le piante vengono potate a pochi centimetri, rimuovendo anche l’eventuale secco a livello del muro. Per la potatura si aspetta che i geli siano scongiurati.
    Anni fa le piantine spuntavano nell’aiuola sottostante, ma nessuna è mai sopravvissuta, mentre quelle nate nel muro, seminate semplicemente infilando un cucunci maturo (e notevolmente puzzolente) in una crepa di solito avevano più fortuna.
    Sono anni che non ne semino più, ma le piante sono molto longeve e oltre alla potatura primaverile non hanno bisogno di altro.
    Penso che proverò a fare delle talee, ma potando corto ogni anno non ho rami di due anni. Va bene lo stesso un rametto staccato direttamente dalla base di un ceppo?

      • redazione
      • 14 Settembre 2023
      Rispondi

      Buongiorno Lalla, grazie per la domanda. Va benissimo anche un rametto staccato dalla base del ceppo, basta che sia di una lunghezza di almeno 7-10 cm. Ricorda solo che la talea deve essere realizzata in estate e poi posizionata in un vaso o una cassetta di sabbia e torba. Trasferiscila sul terreno solo quando metterà radici, dopo circa 3-4 settimane, e ricorda di annaffiarla puntualmente.

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