La bella di notte, in realtà Mirabilis Jalapa, è una pianta erbacea perenne che nel periodo estivo si esprime in tutta la sua bellezza. Nei confronti di questo esemplare l’apprezzamento non è sempre scontato, ed è un vero peccato visto che molte sue varietà giocano con i colori in modo straordinario.
Nel linguaggio dei fiori bella di notte significa “timidezza”, per la particolare caratteristica di schiudere i suoi fiori solo all’imbrunire, quando è ben nascosta dai raggi solari. E come altro definire una fioritura tanto bella che decide di non farsi vedere alla luce del sole? Vi è una leggenda correlata alla nascita della Mirabilis Jalapa che racconta di come una notte la Luna abbia sentito un pianto lungo e sommesso, che non accennava a fermarsi…
La Luna dovette fare il giro di tutto il mondo, fino che non trovò il principe delle lucciole all’ombra di un pozzo: era lui l’origine di quei lamenti tanto strazianti. Egli piangeva perché il suo popolo, che esce solo al calar del sole, non aveva nessun fiore sul quale posarsi di notte. Certo, gli alberi erano stupendi e loro erano onorate di dare loro luce, ma sognavano tutte di poter trovare un fiore da illuminare.
La Luna tornò al suo posto, ma continuò a sentire il piccolo principe piangere ogni sera. Una notte, Sirio, stella figlio della luna, preoccupato perché non sentiva più i lamenti, lo fece notare alla madre e le chiese di andare a controllare. Così la Luna, scesa sulla terra, trovò il piccolo principe delle lucciole, ormai prossimo alla morte per età, aggravatosi per il dispiacere di non essere riuscito ad esaudire il desiderio del suo popolo.
A quel punto la Luna, commossa, si strappò una ciglia, la pose sul terreno e subito una pianta, correlata da fiori gialli e fucsia, spuntò dal terreno. Il principe, con le ultime forze che aveva nel suo esile corpo, riuscì a volare sui suoi petali e, contento per aver esaudito il desiderio del suo popolo, morì felice.