Ibisco cinese la coltivazione e la cura

Ibisco cinese bianco

L’ibisco cinese (Hibiscus syriacus), appartenente alla famiglia delle Malvacee, è originario dell’Asia e si caratterizza per essere una pianta arbustiva di facile coltivazione. I suoi grandi petali regalano, specialmente durante i mesi estivi, fioriture colorate adatte a decorare vivacemente il giardino e il balcone di casa.

Le caratteristiche botaniche dell’Ibisco Cinese

I fiori dell’ibisco, grandi ed ermafroditi, sono formati da 5 petali aventi colorazioni calde che possono sfumare dal bianco al rosa-porpora. Nel centro della corolla è presente una colonna staminale terminante con 5 pistilli. Successivamente alla fioritura, i frutti, formati da capsule delle dimensioni di 1-2 centimetri contenenti semi, prendono il posto dei fiori. Le piante sono generalmente alte 30-40 centimetri, ma in un ambiente favorevole possono crescere anche fino a 2-3 metri di altezza.

Ibisco cinese

Come coltivare l’ibisco cinese?

È una pianta di facile coltivazione e per farla crescere al meglio è necessario seguire solo alcuni semplici passaggi. Vediamo insieme quali sono: dopo l’acquisto, è consigliabile trapiantare l’ibisco in un vaso di dimensioni maggiori rispetto a quello precedente, preferibilmente in terracotta o plastica. È importante scegliere un terriccio specifico per piante da fiori, che sia ben drenante e ricco di sostanza organica. Grazie alla sua origine tropicale, l’ibisco tollera bene le alte temperature e l’umidità, quindi richiede di essere esposto al sole. È preferibile posizionarlo in luoghi luminosi.

 

Periodi di semina e fioritura

È possibile riprodurre la pianta direttamente dai semi, anche se ciò richiede molto tempo e pazienza. Inizialmente si procede facendo germogliare i semi in un semenzaio, in modo che le piantine siano protette e al sicuro da agenti esterni dannosi. Dopo aver raggiunto un’altezza di 10-15 centimetri, sono pronte per essere trasferite nel vaso o nel terreno.

La fioritura di questo bellissimo fiore avviene principalmente durante i mesi estivi, tra luglio e ottobre.

Irrigazione dell’Ibisco Cinese

Nella stagione estiva è consigliabile mantenere il terreno umido, evitando però un eccessivo utilizzo di acqua, in quanto ciò potrebbe causare ristagni idrici. La situazione cambia durante l’inverno, quando può essere sufficiente l’acqua piovana se la pianta si trova in giardino, altrimenti bisogna innaffiare solo quando la terra è asciutta.

Quando potare l’Ibisco Cinese

La potatura si effettua all’inizio della primavera quando la temperatura è stabile e non troppo bassa. Si eliminano i rami deboli e danneggiati per favorire la crescita di nuovi getti e favorire l’infoltimento della pianta.

Malattie e parassiti

Le malattie e i parassiti che possono danneggiare la tua pianta di ibisco sono:

  • Marciume radicale: è causato da ristagni d’acqua a seguito di un eccessivo utilizzo durante l’irrigazione. Si può risolvere utilizzando polvere di roccia, che, asciugando il terreno, elimina l’umidità.
  • Afidi: piccoli insetti che rilasciano una sostanza appiccicosa e zuccherina, favorendo l’insorgere di fumaggine, una malattia fungina che crea una patina nera e polverosa sulle foglie. Per eliminare l’infestazione, è consigliato utilizzare infusi di ortica o sapone molle.

Curiosità

Il fiore dell’ibisco viene anche chiamato Karkadè. In particolare, questo nome viene utilizzato per i fiori utilizzati per creare tè e tisane.

Queste bevande, dal colore rosso intenso, possiedono molteplici proprietà benefiche: funzione antiossidante, riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e abbassamento della pressione sanguigna.

Tags: coltivazione, cura piante, Ibisco cinese, karkade

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