Orto e superstizioni: storie di saggezza popolare

leggende dell'orto

Le patate e il basilico sono piante del male, il peperoncino e l’aglio portano fortuna e scacciano il malocchio, mentre le lenticchie si trasformano in monete.

Sono tante le credenze legate al mondo dell’agricoltura, nate centinaia di anni fa e tramandate fino ai giorni nostri; i più superstiziosi non sono disposti ad abbandonarle, ma anche le menti “scientifiche” ci pensano due volte prima di correre il rischio e si sono ritrovati a cercare “quel quadrifoglio” portafortuna!

Le storie di saggezza popolare sono tantissime e provengono da ogni parte del mondo, ricche di folklore e radicate nelle società in cui sono nate.

Peperoncino

Perché il peperoncino porta fortuna?

Sinonimo di virilità e forza fisica, il peperoncino era in epoca preistorica paragonato alle corna degli animali che, più erano grandi più erano considerati forti e potenti!

Per questo motivo numerosi condottieri nella storia si facevano raffigurare con corna molto vistose!

Furono proprio questi guerrieri ad ispirare il popolo, spinto a ricreare degli amuleti in legno e terracotta di colore rosso. Quando il peperoncino cominciò a far parte della tradizione culinaria del vecchio mondo fu subito associato ai cornetti portafortuna!

Ad oggi il peperoncino viene utilizzato per tenere lontano il malocchio e l’infedeltà, ma presta attenzione perché questi effetti si attivano solo se lo riceverai in dono!

quadrifoglio fortuna

Perché il quadrifoglio porta fortuna?

Fin dal 1600 il quadrifoglio ha aiutato i suoi “trovatori” a tenere lontano gli spiriti malvagi e ancora oggi, se messo sotto il cuscino ci può aiutare a fare dei bei sogni!

Il quadrifoglio è considerato un simbolo portafortuna proprio per la sua rarità in quanto ne puoi trovare mediamente uno ogni 10 mila trifogli.

Devi sapere che in realtà il quadrifoglio nasce da un’anomalia genetica del trifoglio bianco e che talvolta se ne possono trovare con molte più foglie; il guinness world record ha registrato un trifoglio con ben 56 foglie. Che fortuna!

Perché mangiare 12 chicchi d’uva a capodanno?

Questa tradizione, importata dal popolo spagnolo, prevede la consumazione di 12 chicchi d’uva non appena scoccata la mezzanotte dell’ultimo giorno dell’anno; ma anche in questo caso non è così semplice e c’è una regola precisa per ottenere un anno pieno di fortuna e prosperità. I chicchi d’uva dovranno essere mangiati seguendo il tempo di 12 rintocchi di una campana!

Ogni anno, a Madrid, migliaia di persone scendono in piazza per sentire i rintocchi della campana che si trova in cima a Puerta del Sol, per festeggiare l’anno nuovo e assicurarsi 12 mesi prosperosi!

Si narra che questa leggenda sia nata e propagandata nel 1909 dagli agricoltori per aumentare la vendita d’uva a seguito di un raccolto prosperoso!

 

Tags: leggende, storia dei fiori

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