Come coltivare i cachi?

Coltivare i cachi è una pratica che ti consigliamo caldamente di praticare, questo perché il caco, chiamato anche “Diospero” o semplicemente “Kako”, è una pianta davvero molto resistente e longeva che dona frutti estremamente nutrienti e gustosi.

Non è natio dei nostri luoghi ma proviene dalla Cina Meridionale ed è stato importato in Europa solo nel corso del 1800. L’albero dei cachi si adatta bene alle temperature più avverse, per questo oggi è diffuso in tutto il mondo.

Sono piante davvero eccezionali che se curate in modo adeguato potranno ornare il tuo giardino per anni senza neanche darti troppe preoccupazioni. Ecco allora alcuni consigli per coltivare al meglio la tua pianta di cachi!

Ecco alcuni consigli su come coltivare i cachi.

Dove posso coltivare i miei cachi?

Le prime cose a cui devi fare attenzione quando si pianta un albero di kaki sono le caratteristiche del terreno e del luogo in cui si intende posizionarlo.

  • Terreno Ideale: la pianta dei cachi predilige terreni fertili, freschi ed areati, privi di ristagni idrici che favorirebbero ingiallimenti e defogliazioni. È capace di tollerare anche terreni poveri e aridi dando comunque discrete produzioni di frutti se adeguatamente innaffiato. È sicuramente un albero da frutto molto adattabile da questo punto di vista e difficilmente avrai problemi a trovargli un terreno adeguato.
  • Clima Ideale: il caco è considerato una specie naturalmente sub tropicale, ma che può facilmente adattarsi anche a climi diversi, tanto che riesce perfino a tollerare temperature invernali molto rigide, fino a -15 °C. Le piante giovani tuttavia possono subire danni a causa della persistente umidità invernale, e non sono neanche particolarmente adatte alle zone ventose che potrebbero spezzarne i rami, soprattutto quando carichi di frutti. Per questo ti consigliamo di piantare il diospero in luoghi poco battuti dal vento e scarsamente esposti alle intemperie.

Come piantare un albero di cachi

La seconda cosa a cui è fondamentale prestare attenzione è il momento in cui si realizza l’impiantamento del caco nel terreno. La stagione migliore in cui fare questa operazione è dall’autunno fino all’inizio della primavera, cercando di escludere, per ovvie ragioni, i periodi in cui la terra è più gelata o troppo bagnata.

Per eseguire la messa a dimora di una pianta dovrai scavare una buca profonda e larga (circa 70x70x70 cm). Le radici del caco necessitano di un buon volume di terra smossa attorno perché ciò evita che si formino ristagni idrici, estremamente controproducenti per la sana crescita della pianta. Dopo aver ben concimato il terreno, inserisci il kako in posizione verticale con il colletto appena fuori dalla superficie del terreno. Infine copri la buca delicatamente e annaffia per stimolare l’attecchimento.

Ecco alcuni consigli su come coltivare i cachi.

Irrigazione e concimazione dei cachi

Dopo aver trovato il terreno e la posizione ideali e aver impiantato il caco nella maniera corretta, è fondamentale attuare una irrigazione e una concimazione adeguate al fine di favorirne la crescita rigogliosa. La pianta del kako non necessita di molta acqua, anzi se si trova in un luogo in cui non si verificano grandi periodi di siccità, i nutrimenti provenienti dalle piogge basteranno e avanzeranno.

Come concime, invece, ti consigliamo di utilizzare del letame maturo (cornunghia Bio di Fito e stallatico in pellet) da spargere direttamente sullo strato superficiale della terra. Se il terreno è molto argilloso è necessario prevenire i ristagni idrici addizionando zeolite, un minerale di origine vulcanica che migliora la permeabilità del suolo assorbendo l’umidità in eccesso.

Fioritura e raccolto dei cachi

L’albero di caco fiorisce in primavera, per cui se in questo periodo si sta procedendo con la potatura della pianta, ti raccomandiamo di sfoltire solo i rami in eccesso ma non quelli con i germogli, poiché questi saranno quelli dai quali in autunno cresceranno i frutti. Il raccolto va effettuato all’incirca in ottobre o novembre e bisognerà farlo prima della maturazione completa del frutto: questo maturerà da sé in seguito nel giro di qualche settimana.

Ecco alcuni consigli su come coltivare i cachi.

Malattie e parassiti dei cachi

Il kako può essere colpito da malattie come il tumore batterico o la muffa grigia, che possono essere ostacolate nel loro propagarsi da trattamenti con verde rame; è possibile che la pianta venga anche attaccata dall’oidio, ma basterà arrestarne la diffusione irrorando con bicarbonato di sodio sciolto in acqua.

Il frutto del caco può anche essere colpito da numerosi tipi di insetti come la mosca della frutta (che si può combattere utilizzando delle trappole per mosce) o la cocciniglia (che può essere allontanata usando Biofito Cocciniglia Stop).

Proprietà benefiche dei cachi

La pianta del kako è davvero straordinaria così come i frutti che produce. Esistono numerose varietà di caco: dal caco hachiya e yokono, che sono sicuramente quelli più diffusi, al caco mela, cioccolatino o vaniglia.

Tutti questi frutti hanno tantissime proprietà nutritive benefiche per il nostro organismo, infatti sono molto ricchi di zuccheri naturali, vitamina C, betacarotene e potassio. Ti consigliamo di consumare i cachi a colazione oppure come spuntino di metà mattina o di metà pomeriggio; vanno invece evitati dopo pranzo o cena, perché si rischia di ingerire un eccesso di zuccheri e calorie.

Ecco alcuni consigli su come coltivare i cachi

Tags: consigli per il giardino

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