Il giardino non è solo un luogo da guardare: è uno spazio da vivere, ascoltare, annusare, toccare… persino gustare. Progettare un giardino sensoriale significa pensare al verde come a un’esperienza completa, capace di coinvolgere tutti i cinque sensi e di regalare benessere, ispirazione e connessione con la natura.
Questa filosofia – nata in ambito terapeutico, ma oggi sempre più diffusa anche nei giardini domestici e urbani – propone un nuovo modo di coltivare: più attento alla varietà, alla stagionalità e all’interazione emotiva con le piante.
Vediamo come realizzarlo, passo dopo passo.
1. Vista – il piacere della forma e del colore
Il senso più stimolato in ogni giardino è, ovviamente, la vista. Ma per andare oltre la semplice estetica, è importante progettare un equilibrio tra:
- Colori contrastanti (es. calendule e salvia),
- Altezze diverse (fiori alti, tappezzanti, piante rampicanti),
- Fioriture scalate durante le stagioni.
Con le sementi miste Blumen, puoi creare composizioni vivaci e continue, capaci di sorprendere l’occhio in ogni mese dell’anno. I mix per bordure, siepi fiorite e farfalle sono ideali per chi desidera colore e varietà.
2. Olfatto – fragranze che evocano emozioni
Il profumo è forse il senso più evocativo: può riportare alla mente ricordi d’infanzia, vacanze in campagna, momenti felici.
Un giardino sensoriale dovrebbe sempre includere:
- Aromatiche profumate (menta, timo, lavanda),
- Fiori intensi come gelsomino, rosa damascena, dondolina,
- Piante da sfregare tra le dita, come salvia o basilico.
Il consiglio è di posizionare le piante più profumate lungo i percorsi o vicino a sedute e zone di relax, dove si possa respirarne l’essenza da vicino.
3. Udito – il giardino che parla (e canta)
Il suono è spesso dimenticato nella progettazione, ma fondamentale nel creare un ambiente rilassante.
Le fonti sonore più suggestive in un giardino sensoriale sono:
- Il fruscio delle graminacee al vento,
- Il ronzio degli insetti impollinatori attratti dai fiori,
- Il canto degli uccelli, incentivato da arbusti e mangiatoie.
Con i fiori per insetti utili firmati Blumen, puoi aumentare la biodiversità e dare vita a un piccolo mondo animato… tutto da ascoltare.
4. Tatto – texture da esplorare
Ogni pianta ha una “pelle” diversa: liscia, ruvida, vellutata, spinosa, grassa. Un giardino sensoriale invita a toccare, a conoscere le piante anche attraverso le mani:
- Le foglie morbide della stachys o della lavanda,
- Le superfici corpose delle succulente,
- Le infiorescenze ariose come quelle della verbena.
Coltivare una varietà di texture stimola la curiosità, soprattutto nei bambini, e rafforza il legame diretto con la natura.
5. Gusto – coltivare sapori
Ultimo, ma non meno importante, è il senso del gusto. Anche in un piccolo giardino puoi inserire piante commestibili:
- Erbe aromatiche, pomodorini, fragole, fiori eduli,
- Piante spontanee come borragine o nasturzio,
- Frutti da vaso come ribes, lamponi e agrumi.
Con le sementi Blumen per orti urbani puoi creare aiuole commestibili, belle da vedere e deliziose da assaporare.
Un luogo che fa bene
Un giardino sensoriale non è solo un progetto estetico: è un’esperienza immersiva, terapeutica, accessibile a tutti. È uno spazio dove il verde ci parla, ci accoglie e ci insegna a rallentare.
Con la varietà di sementi e soluzioni Blumen, realizzarlo diventa facile e gratificante, anche in balcone o in piccoli spazi. Perché coltivare i sensi è coltivare benessere.